Dottorato in Scienze storico-sociali
Coordinatore: Prof. Marco Bontempi
Il dottorato in Scienze storico-sociali nasce, come trasformazione dei preesistenti dottorati, nel quadro di un programma formativo che valorizzi il confronto e le interazioni tra le discipline storiche e sociologiche, secondo quello che è sempre stato uno dei tratti storici fondamentali della tradizione della “Cesare Alfieri”, dove l’attivazione dei dottorati di ricerca sia in Storia che in Sociologia risale fino al I ciclo.
Il progetto formativo consiste nel formare un analista della società contemporanea che sia in grado di abbinare metodo storico e strumenti d'indagine diacronica e di usare entrambi con piena consapevolezza. Formare studiosi che privilegino anzitutto, nel loro lavoro scientifico, la ricerca degli elementi di regolarità, delle costanti di sviluppo e dei modelli organizzativi fondamentali rispetto allo studio delle mere singolarità, ben consapevoli della irriducibile storicità del sociale e dunque della impossibilità di accostarsi ad esso senza una padronanza delle diverse chiavi di lettura teoriche e metodologiche proprie della ricerca storica e della ricerca sociologica.
A partire dal XXIX ciclo il dottorato si articola in due indirizzi: Sociologia e ricerca sociale e Storia del Novecento: teorie, istituzioni e relazioni internazionali.
La prova di ammissione al dottorato avviene, per tutti gli indirizzi, attraverso un colloquio orale basato soprattutto su una discussione del progetto di ricerca presentato dai rispettivi candidati.
Per ogni informazione generale relativa ai corsi, alle modalità di accesso e agli aspetti organizzativi è possibile rivolgersi al Prof. Marco Bontempi (marco.bontempi@unifi.it).
1. Indirizzo in Sociologia e ricerca sociale (referente Prof. Carlo Trigilia):
L’obiettivo formativo dell’indirizzo sociologico è di condurre il dottorando, attraverso un processo di maturazione scientifica e culturale, verso una competenza progettuale, teorica e metodologica della ricerca sociologica. Queste tre diverse direzioni convergono nello specifico lavoro di ricerca condotto dal dottorando. Nella formazione teorica una particolare attenzione è posta alla conoscenza della sociologia classica, patrimonio imprescindibile anche per un efficace attraversamento del vasto panorama delle teorie sociologiche contemporanee.
La competenza metodologica è perseguita mettendo a fuoco, con seminari e formazione ad hoc, tanto le tecniche della ricerca quantitativa, che gli strumenti della ricerca qualitativa. All’analisi dei presupposti teorici ed epistemologici della metodologia della ricerca sociale è dedicata una particolare attenzione nell’arco del percorso formativo.
Negli ultimi anni gli ambiti tematici più sviluppati sono stati: le trasformazioni della classe politica (con ricerche su: professionismo politico; europeizzazione dei partiti); i processi migratori (con ricerche su: rappresentazioni sociali e immigrazione; seconde generazioni; transnazionalismo; mediazione culturale); i nessi tra istituzioni, mercati e sviluppo (con ricerche su: varietà dei capitalismi e corporate governance; università e sviluppo locale; politiche ambientali e regolazione locale); nuovi paradigmi teorici applicati in ricerche empiriche (actor network theory; democrazia deliberativa; cosmopolitismo); nuove prospettive metodologiche (social network analysis ed event history analysis; esplicitazione e operazionalizzazione della conoscenza tacita).
2. Indirizzo in Storia del Novecento: teorie, istituzioni e relazioni internazionali (referente Prof. Sandro Rogari):
L'obbiettivo consiste nell'affrontare lo studio della più recente contemporaneità attraverso un approccio marcatamente interdisciplinare, che permetta di indagare gli snodi fondamentali del Novecento tramite l'integrazione tra saperi storiografici complementari (dalla storia economica e del pensiero economico a quella dei partiti, dei movimenti e delle istituzioni politiche, alla storia della cultura politica fino a quella dei rapporti tra Stati e delle organizzazioni internazionali). Lo studente, al momento della scelta del suo tema di tesi, può optare per il settore specifico a lui più congeniale, pur continuando per tutto il corso triennale a seguire una didattica che intreccia strettamente le differenti specialità disciplinari. Ciò al fine di formare ricercatori nell'ambito di ciascuno di questi rami sottodisciplinari, assicurando però una formazione metodologica di carattere più ampio, che renda lo studente capace di confrontarsi con una varietà di dimensioni dell'indagine storiografica. Il curriculum non è esclusivamente concepito in rapporto ad uno sbocco nel mondo della ricerca universitaria, ma si propone anche come iter funzionale all'ingresso nel mondo delle istituzioni e della dirigenza privata, fornendo una chiave interpretativa di carattere generale rispetto alla realtà contemporanea.
I temi più affrontati nel corso degli ultimi anni sono stati: i movimenti politici italiani dal fascismo ad oggi; i sistemi e le pratiche elettorali nell'ambito del medesimo ambito; la storia d'impresa in Italia e in Europa; la storia dei concetti politici e delle utopie; la storia della guerra fredda, la storia dell'unificazione europea e delle politiche internazionali nella regione del Mediterraneo.
Ultimo aggiornamento
05.10.2021